Il Centro Sportivo Italiano nella XXII Assemblea nazionale, centrata sul tema “Generare futuro”, ha eletto il presidente e il nuovo direttivo per la nuova governance associativa. In Consiglio Nazionale, per la prima volta un ligure, Cristiano Simonetti.
Con i suoi 77 anni di storia (nasce nel 1944), di idee e di sport per l’Italia,
il Centro Sportivo Italiano, Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal Coni, si è presentato all’Assemblea elettiva, con la dinamo arancioblu che intende proseguire ad emanare energia educativa, nel formare cittadini responsabili, quella luce illuminante sempre accesa dall’ispirazione cristiana.
Sarà ancora il numero uno in carica a guidare la più grande associazione sportiva di ispirazione cristiana per il quadriennio olimpico 2021-2024. L’assemblea Nazionale del CSI ha rinnovato inoltre gli altri vertici associativi: dai vari Collegi (revisori dei Conti e Proboviri), al Consiglio Nazionale dove i 32 componenti sono espressione del territorio e vengono votati per circoscrizione geografica, secondo criteri di appartenenza (16 nord – 8 centro e 8 sud) da tutte le società d’Italia.
Dopo l’intervento dell’assistente ecclesiastico nazionale, Don Alessio Albertini, il saluto del presidente della CEI, Card. Gualtiero Bassetti e del presidente del CONI, Giovanni Malagò, a Bergamo presso la casa dello sport Yara Gambirasio e in diretta streaming, Vittorio Bosio è stato confermato Presidente Nazionale del CSI. Bosio 69 anni, al secondo mandato da presidente, ha raccolto oggi 11454 voti rappresentanti il 96,93% delle società sportive affialiate al CSI, collegate sul web per aggiornare il governo dell’associazione.
Per la prima volta, nel ruolo di Consigliere, a rappresentare lo sport ligure il presidente chiavarese Cristiano Simonetti <quando un nostro dirigente sportivo, siede nel Consiglio Nazionale, ci dona la positiva sensazione che a Roma sia presente un pezzettino di Liguria>.
Un segno tangibile dell’unità territoriale è senza dubbio, il ritorno alla candidatura unica, unitaria del Presidente; un risultato che attesta nuovamente l’apprezzamento pressochè unanime sia nella persona che nella figura del Presidente, non sempre comune nell’ambito dell’associazionismo sportivo.
Ci accingiamo ad affrontare un nuovo quadriennio caratterizzato da tante incognite, nulla sarà più come prima; tutte le organizzazioni dovranno rimodulare le proprie strutture, rivedere le regole, adeguare le modalità delle attività, delle competizioni e delle manifestazioni, tentando di riprendere il percorso purtroppo interrotto.
<Credo profondamente, continua Simonetti, che unità e condivisione siano essenziali per tracciare gli indirizzi in grado di affrontare i cambiamenti in atto in questo complesso e difficile periodo storico, salvaguardando come abbiamo sempre fatto, la tutela degli atleti e delle attività tenendo ben presente i valori educativi e culturali, di cui ci sentiamo portatori>.
Sarà una sfida difficile, un pò come sono state le elezione per la piccola Liguria (303 voti contro regioni con dieci volte tanto), che si sono concluse con una grande sorpresa; per la prima volta, a memoria d’uomo degli ultimi anni, un ligure (uomo) è stato eletto nel Consiglio Nazionale CSI.
<Raggiungere un posto in Consiglio Nazionale, tra i 16 rappresentanti sportivi del nord-Italia, è un sogno per poter fare qualcosa di buono per lo sport del proprio paese, per portare una voce a sostegno delle società più piccole e delle realtà locali; ho alle spalle una lunga strada ciessina intrapresa oltre venticinque anni fa, che mi ha visto ricoprire parecchi ruoli: da segretario/amministratore all’inizio, a coordinatore dell’attività sportiva regionale per otto anni, in consiglio Coni per quattro anni, fino a Presidente Regionale per due mandati associativi appena conclusi, adesso la storia continua ma con maggiori responsabilità>.
Simonetti eletto con 1771 voti (vuol dire che 1771 società della Liguria, della Lombardia, del Piemonte e del Veneto, hanno votato per lui, oltre 40mila tesserati), si è classificato al 13° posto (su 16 disponibili) nel collegio Nord, il più grande e combattuto.
Gli eletti, che provengono da realtà ben più grandi di Chiavari, sono: la sig.ra Morgano (Brescia, la più votata con 2378 preferenze), De David (Bologna), Franzoni (Reggio E.), Paternò (Bergamo), Valori (Milano), Carpenedo (Como), sig.ra Reggiani (Carpi), Gurioli (Forlì), sig.ra Lanzoni (Ravenna), sig.ra Perotti (Lodi), Zanoni (Cremona), sig.ra Castellini (Belluno), Simonetti (Chiavari), sig.ra Colombo (Lecco), Carini (Crema), sig.ra Tozzo (Trento).
Domenica mattina, il primo insediamento del nuovo Consiglio, con le successive nomine dei componenti della Presidenza nazionale e gli incarichi dei coordinatori delle sue diverse Aree; è stato ufficialmente il primo giorno di lavoro per il Bosio-bis.
Il nuovo Consiglio in carica per promuovere un nuovo tratto di cammino per un Csi, incubatore di felicità, laboratorio di attività, alimentatore di speranza, davvero insomma un “generatore di futuro”.